lunedì 21 febbraio 2011

INFERNO - CANTO XXXV

TEMPO: 21 febbraio 2011

LUOGO: Inferno. Girone dei telematici. In un silenzio irreale coloro che furono schiavi del proprio computer continuano ad alienarsi di fronte agli schermi.

CUSTODE: Bill Gates, fondatore della Microsoft

COLPA: Rincoglionimento totale.

PENA: Contrappasso per analogia. Come in vita desiderarono rimanere per sempre davanti ai loro monitor, adesso dovranno starci per l'eternità cercando di completare un videogame senza fine.

Giunsi in sereno e mite loco,
tanto lo scuro da destar sospetto
sicchè ivi mi timorai non poco.

Stordito venne a lo mio cospetto
Bill, lo padre de lo calcolatore
e l'inventore de lo gran diletto.

«Prest'attenzione, mio grand' oratore»
con lo far da imbecille mi disse,
«ivi stan computer accesi da ore»

Vuolsi ad osservar l'apocalisse
e scorsi gente a pigiar tastiere
sanza che il lor gioco mai finisse.

Giammai lor sguardo ciel potè vedere
e l'occhi da lo sangue infuocati
nient'altro voller canoscer o sapere.

Sempre furon'al mondo alienati
ridotti a vegetal condizione
chè da la TV e lo PC catturati.

Oramai remota la salvazione,
rei di aver perso i loro anni
niuno per loro ebbe attenzione

ma in vita son fessi a tal danni.

2 commenti:

Nicole ha detto...

TU dici che io son troppo buona...no no.Hai scritto in rima una verità indiscutibile...e lo hai fatto benissimo. Punto.

P.S.
Mi sa ci finisco anche io in quel girone.

Pierpaolo ha detto...

Ok, per il momento siamo in due... Sono sicuro che saranno in tanti a farci compagnia :)

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